Fortezza Carceraria

La fortezza sorge isolata su di una piccola altura nel centro del paese

Descrizione

Dalla pianta quadrata, dalle mura robuste priva di aperture sull’esterno, la fortezza sorge isolata su di una piccola altura nel centro del paese. Nata come torre saracena, nel XVI secolo è stata fortificata e adibita a carcere, e sembra fosse uno dei più temuti, basta osservare le stanze trasformate in celle, coi loro letti in muratura e la dimensione di alcune di esse, tanto anguste da non consentire ai prigionieri di stare in posizione eretta. Da ammirare il bel portone ad arco bugnato secondo moduli costruttivi cinquecenteschi, l’interno organizzato intorno al cortile centrale con cisterna. La struttura è inserita in un tessuto prettamente medioevale di antiche case a castello, addossate le une alle altre che si affacciano su vie strettissime, ed a essa si accede tramite un’angusta scalinata in pietra squadrata. Salendo in cima alla fortezza è possibile ammirare un panorama a 360° dall’Etna alle Isole Eolie. Nei locali al pianterreno ospita il Museo dei giochi e dei giocattoli del Medioevo dedicato a Macalda di Scaletta. Ficarra, citata in alcuni documenti storici come castrum, sembra trovare origine, come nucleo originario, negli immediati dintorni del citato Castello.

Gli interventi di restauro hanno accertato che tale edificio non poteva altro essere che una Fortezza carceraria sviluppata attorno ad una preesistente torre di avvistamento, collegata visivamente con la fortificazione principale.

Ciò per molteplici ordini di motivi. Innanzitutto la struttura si presenta costituita nel piano terrano, unico esistito, da celle di prigionia e da ambienti di servizio realizzati intorno ad una corte centrale quadrangolare nella quale è ubicato un pozzo.

Le strutture non lasciano presupporre una antica sopraelevazione adibita a piano nobile e quindi destinata ad altri ambienti. Il terrazzo di copertura, sembra invece configurarsi come zona di avvistamento e controllo, aprendosi su territori circostanti. Inoltre indagini stratigrafiche non individuano presenze anteriori al ‘500. Diversamente, l’osservazione delle strutture murarie sottostanti la Chiesa Madre e della tessitura del muro di contenimento del terrazzo, che antecede la costruzione religiosa, lasciano presupporre la presenza di costruzioni molto più vetuste.

Gli archi a sesto acuto della “cripta” e i poderosi elementi lapidei della muratura potrebbero essere testimonianza dell’antica fortificazione, spostandone così la presupposta ubicazione proprio sui luoghi in cui attualmente sorge la Chiesa Madre.

Modalità di accesso

Da via Logge si prosegue in direzione via IV Novembre. Risalendo per via Garibaldi, si giunge in via Castello e tramite una stretta e ripida scalinata si accede al sito. Accesso tramite pagamento di ticket.

Indirizzo

Via Castello

Ultimo aggiornamento: 31/01/2024, 11:50

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